Ingredienti
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500 gr farina 0
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10 gr lievito di birra
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1 cucchiaino maltooppure miele
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280 ml acqua
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8 gr sale
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50 ml + qb per spennellare olio EVO
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qb farina di semola grano duro
Indicazioni
In questa ricetta vi mostro una specialità torinese della panificazione, che spesso ci capita di stuzzicare prima del pasto o durante le attese in ristorante o pizzeria: i grissini torinesi stirati a mano. Vi garantisco che la preparazione dei grissini torinesi stirati a mano è molto più semplice di quanto si possa immaginare, ed è un’attività davvero divertente perfetta per coinvolgere i bambini.
Insieme agli immancabili taralli pugliesi saranno una sfiziosissima idea per i vostri aperitivi!
Iniziamo!
Un pò di storia per i più curiosi (tratta da www.guidatorino.com)
Il grissino è ormai un alimento diffuso in tutta Italia, ma a Torino non c’è pranzo o cena che si rispetti senza che questo delizioso e fragrante bastoncino di pane faccia capolino sulla tavola. Il nome grissino, deriva dalla parola piemontese ghërsa, che indica il classico pane della tradizione di forma allungata.
La nascita di questo friabile pane è strettamente legata alla città sabauda e alla sua storia. Tradizione vuole infatti che Antonio Brunero, fornaio della corte, ideò questo tipo di pane su indicazione del medico reale per poter far mangiare il piccolo Vittorio Amedeo II nel 1679. Il futuro re infatti, di salute cagionevole, non digeriva la mollica del pane normale. Il fornaio allora si ingegnò inventandone un tipo che non prevedesse la mollica: nacque così il grissino.
Procedimento
1
Fatto
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In una parte d'acqua sciogli il lievito di birra e il malto, nell'altra parte d'acqua sciogli il sale e aggiungi l'olio. |
2
Fatto
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Trascorso il tempo di lievitazione, prepara due teglie foderate con carta forno e preriscalda il forno a 200° ventilato. Disponi i grissini stirati leggermente distanziati sulla teglia e inforna per circa 18/20 min o comunque fino a completa duratura. Sforna, fai raffreddare e gusta! |
3
Fatto
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